Ho frequentato un po’ Califano negli anni Settanta. Eravamo coinquilini nella stessa palazzina. Lì abitavano il direttore della Ricordi, il proprietario di un locale concorrente al “Piper” che si chiamava “Titan”, Shel Shapiro dei Rokes, Mal dei Primitives, Mita Medici – con cui Franco aveva una storia in quel periodo –, amanti di politici… insomma, era un ambiente piuttosto vivace! Quello è stato forse il periodo migliore, artisticamente parlando, del Califfo. Tutte le sue canzoni
erano di una maliconia manifesta e disarmante.In quel periodo ci si vedeva, si usciva insieme, si parlava di musica e tutto il resto. Ci siamo ritrovati negli anni e abbiamo anche collaborato per
produrre insieme un disco di Daniela Goggi (sorella di Loretta). Franco fu mio ospite in diverse trasmissioni radiofoniche e televisive. Tra di noi ci fu una bella amicizia che poi si è un po’ stemperata con il tempo. Amava stare in compagnia, con lui si rideva. Poi lui cambiò casa, fece
altre scelte. Negli ultimi tempi l’ho trovato un po’ diverso, cambiato. Abbiamo ricordato i tempi passati, ma forse erano trascorsi troppi anni.
Renzo Arbore
2014
Testimonianze