Fatti un applauso sonoro e generoso,
che tutta la tua vita è stata piena, piena di te.
Di tutti i sentimenti, zeppa di amore e pure di tormenti.
… Però la musica ti è stata sempre accanto
tu l’hai servita e riverita, ma anche lei, però, t’ha dato così tanto!
Oggi questo silenzio è un’ingiustizia
è un vuoto assurdo e il cuore ci si spezza.
Quella tua voce così ruvida e dura
per noi era come se fosse una carezza.
Califfo bello, siediti e riposa,
goditi questa pace meritata.
Qui noi ci intoneremo tutti i giorni
cicale che detestano gli inverni.
Ce l’hai insegnato tu: spendersi e basta,
che senza l’ottimismo non c’è festa.
Dovremmo dirti tanto, e tanto e tanto.
Vorremmo un altro abbraccio, uno soltanto.
Ma il tempo lo sappiamo che è un tiranno,
riesce a farla franca ma solo con l’inganno.
Ma nelle tue poesie c’è odore di infinito,
e Roma ce lo sa… che nun sei mai partito.
L’amico tuo, Renato.
Renato Zero
2015
Testimonianze