“Che fine hai fatto cantautore”, a Roma al via il premio dedicato a Franco Califano
Il messaggero – 31 marzo 2016
Organizzata dalla Trust Onlus Franco Califano e la Rgb etichetta dicografica ha preso il via ieri a Roma, la prima edizione del premio intitolato a Franco Califano «Che fine hai fatto cantautore», concorso dedicato alla canzone d’autore e romanesca, presentato in conferenza stampa presso la sala dell’Os Club. Aperte, quindi, le selezioni per la competizione che porterà sul palco il prossimo settembre a Roma, sedici cantautori di ogni età e provenienza, sottoposti alla valutazione attenta di una giuria di qualità, composta da musicisti esperti e nomi noti alla musica italiana.
Tra gli artisti chiamati a sedere al tavolo della giuria, in qualità di presidente Stefano D’Orazio dei Vernice (musicista autore e cantante, caro al pubblico per successi indimenticabili come Su e Giù, Quando tramonta il sole, Solo un Brivido e altri) ieri ospite della serata insieme agli amici più cari di Califano. Con lui, anche, Alberto Laurenti, legato a Califano da amicizia storica, coautore di oltre sessanta canzoni e suo arrangiatore per gli album «Ma io vivo», «Giovani uomini», «Tu nell’intimità» e «C’è bisogno d’amore». Oltre un milione e mezzo di copie vendute per Laurenti (apprezzato per essere autore di Gabriella Ferri, Tiromancino, Renato Zero, brani chillout in tutto il mondo) che ieri, in omaggio al maestro, ha introdotto la serata regalando al pubblico alcuni dei suoi pezzi più belli.
Tra i giudici della prima edizione, poi, Gianluca Grignani, Antonello Mazzeo (musicista e amico di Franco Califano), Adriano Pennino (compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra) Alfredo Saitto (tra i più autorevoli esperti musicali italiani, giornalista, saggista, ideatore di spettacoli multimediali, attivo operatore culturale, autore televisivo) Roberto Gregori (produttore del disco «Luci della Notte» e «Non escludo il ritorno» e manager di Califano), Riki Palazzolo (produttore artistico di Niccolò Fabi, Marina Rei, il Principe Emanuele) e infine Franco Melli (giornalista e scrittore esperto in letteratura romana). Il premio che prende il titolo dalla canzone scritta da Franco Califano sulle musiche di Fred Bongusto e Alberto Laurenti, ne ricalca le orme assumendo, già come il brano, i toni di denuncia verso un cantautorato dormiente, piegato dai talent verso un letargo pericoloso.
«Nel momento in cui – ha dichiarato Stefano D’Orazio rappresentante della Rgb etichetta discografica – mi è stato proposto di prendere parte al premio, in qualità di presidente di giuria, non ho avuto alcun dubbio, anche in virtù della profonda ammirazione che mi lega a Franco Califano. Considerata la finalità del concorso e vista la condizione preoccupante in cui versa oggi il cantautorato, partecipare mi sembrava doveroso essendo io stesso un cantautore e conoscendo bene le difficoltà che s’incontrano, soprattutto oggi, nel far apprezzare la propria musica. Per i giovani cantautori non c’è più spazio: i talent governano i circuiti musicali e le cover band fanno da padrone. Pur rispettandone la scelta, ritengo che possibilità e visibilità andrebbero date in ugual misura anche a chi sceglie di far musica d’autore. È per questa ragione – conclude l’ex leader dei Vernice – che sto valutando la possibilità di creare un format televisivo dove chi abbia del proprio da presentare lo possa fare senza troppe difficoltà».
«Per partecipare al premio – spiega Alberto Laurenti della Trust Onlus Califano – è necessario essere scritti alla Siae, proporre un brano inedito inviandolo alla Trust Onlus Franco Califano, allegando quattro copie del testo, due foto, il numero di deposito del brano alla Siae e copia del versamento della quota di partecipazione, richiesta solo ai finalisti. Ulteriori dettagli e il regolamento stesso saranno a disposizione dal 2 aprile 2016 sulla pagina web che sarà attiva tra pochi giorni www.chefinehaifattocantautore.it». Saranno, quindi, proprio i sedici partecipanti al premio, le voci della compilation «Che fine hai fatto cantautore» che gli organizzatori lanceranno in vendita su tutti i motori digitali al termine del concorso. Il vincitore oltre ad aprire la tracklist della compilation sarà ospite d’onore in tutte le iniziative musicali della Onlus Califano.
«Il mio obiettivo – ha dichiarato Alfredo Saitto, ospite ieri all’Os Club – è che il premio possa ispirarsi in tutto e per tutto Califano facendone il suo caposcuola. In altre parole sarò un giudice severo e porterò in gara solo quei sedici cantautori che, a mio parere, piacerebbero al maestro e quelle canzoni che avrebbe ascoltato volentieri».
Il concorso premia anche la canzone romanesca assegnando alla migliore il «Premio Roma Nuda». «Non è una scelta casuale – puntualizza Antonello Mazzeo della Onlus Califano – ma un omaggio alla romanità del maestro che ha fatto del dialetto la forza di molti suoi testi. Anche le date scelte per il premio non sono assolutamente casuali. A marzo, infatti, se ne commemora la scomparsa e a settembre la nascita». «Al di là dell’amicizia sincera che mi lega a Califano – ha dichiarato Franco Melli tra i relatori della conferenza – credo che il premio sia un’iniziativa nobile perché recupera i valori della musica e della poesia che, purtroppo, in una città inselvatichita come Roma si stanno perdendo. Califano, che ho avuto il piacere di conoscere nel 1962, era e resterà prima di tutto un poeta. Per questo, sono convinto che alcune sue canzoni entreranno nell’immaginario collettivo come tutte le belle poesie della nostra letteratura». Il concorso volge, infine, lo sguardo al sociale e sceglie di donare parte degli introiti alla Onlus L’Arcobaleno di Elena, associazione nata a sostegno delle famiglie dei portatori di handicap e delle vittime di incidenti stradali.